giovedì 6 marzo 2008

Valentino tutto nuovo per prendere la rivincita


Rossi ha trovato le gomme Bridgestone e cancellato i debiti col Fisco. Ha strigliato la Yamaha e in cambio nei test ha dato il massimo. Si sente più forte di Stoner e vuole dimostrarlo


Sarebbe troppo semplice dire che questo per Valentino Rossi sarà l’anno della verità. Perché alle sue spalle ne ha già due. Era il 2006, ieri, ma sembra un secolo fa, e il ragazzo imbattibile, vacillava, si riprendeva, alla fine sprofondava nella sconfitta che fa più male: per mano di un bravo ragazzo come Nicky Hayden, ma non un fenomeno, e nella maniera più brutta, con un errore all’ultima gara. Poi la rivincita, lo scorso anno che si tramuta in una Waterloo a due ruote guarnita con la poco invidiabile vicenda fiscale che si è appena conclusa con una batosta economica da 35 milioni di euro (speriamo, per lui, che nelle beghe interne del suo clan non sia ancora più costosa) e l’incoronazione di una nuova stella, Casey Stoner. Ce n’era a sufficienza per stendere anche un bisonte. Invece Valentino, il ragazzo fisicamente gracilino, che senza tuta sembra un fuscello in balia degli eventi, non si spezza. È lì ancora saldo in sella. A dispetto dei risultati per tanti è ancora l’imbattibile che ha solo fatto due scivoloni. E anche la spiacevole diatriba con il Fisco non ha troppo intaccato l’aria da bravo ragazzo, che mezzo mondo vorrebbe avere come amico, fidanzato o figlio ideale.


CORAGGIOSO - È la sua forza: avere il sorriso sulle labbra anche nelle situazioni più delicate. E la "pratica-Stoner" è decisamente scottante. Gli va riconosciuto il grande merito di non essere scappato davanti alle difficoltà. In fondo avrebbe potuto benissimo battere in ritirata (aveva più di una buona motivazione per uscire dignitosamente dalla scena) e godersi la vita e le sue passioni da un’altra parte. Ma non avrebbe avuto lo stesso sapore. Rossi è, ovviamente, convinto di essere più forte di Casey Stoner e di poterlo battere. Forse non ci riuscirà neppure quest’anno, ma non averci nemmeno provato gli avrebbe lasciato dentro una sconfitta infinita, che lo avrebbe tormentato per sempre: meglio, se proprio deve essere, perdere in pista, giocandosela.


RIVOLUZIONE - Per farlo non ha lesinato in nulla. Ha fatto piazza pulita del suo passato oscuro, personaggi e personaggini da sottobosco che avrebbe dovuto riconoscere un po’ prima per quello che erano, ha voluto con tutte le forze le gomme dell’avversario, quelle Bridgestone che forse non gli daranno l’aiuto sperato ma almeno non lo fanno sentire in inferiorità, e strigliato per bene la Yamaha, minacciando una fuga in avanti se non saranno in grado di assecondarlo. Di suo ha messo tutto, a partire dall’impegno: non era mai capitato, per esempio, di vederlo uscire per primo durante i test. Un piccolo gesto per la "grande voglia".

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