martedì 18 marzo 2008

17 marzo: Garibaldi e Vittorio Emanuele testimonial della nostra campagna per annunciare il conto alla rovescia alla festa del 2011

A “meno 3 anni” dal 17 marzo 2011 – giorno in cui sarà inaugurato il 150° dell’unità d’Italia – il Comitato Italia 150 esce sui principali quotidiani nazionali con un divertente annuncio pubblicitario. Una spiritosa rivisitazione della nota risposta che Garibaldi pronunciò a Bezzecca, battaglia decisiva della Terza Guerra di Indipendenza. Per annunciare all’Italia intera che Torino e il Piemonte stanno preparando un evento straordinario per il 2011, abbiamo messo in scena un immaginario scambio di battute tre il primo re d’Italia e l’eroe dei due mondi.

Siamo quello che mangiamo

L’Italia è famosa in tutto il mondo per la qualità e la varietà della cucina e dei prodotti alimentari e gli italiani riconoscono con orgoglio che cultura e passione eno-gastronomica sono uno dei nostri tratti distintivi. Oltre a mantenere gli standard qualitativi e a tutelare le tradizioni, per restare competitiva sul mercato mondiale senza tradire la sua immagine l’Italia dovrà puntare su un nuovo sistema di produzione e consumo: unire il gusto e il piacere al rispetto della salute e della natura. Un modo razionale e “italiano” di costruire un futuro sostenibile per sé e per diventare un modello culturale internazionale.

venerdì 14 marzo 2008

Pasqua, Confesercenti:18 milioni in vacanza, spesa 9,7 miliardi

Sono 18 milioni gli italiani che andranno in vacanza a Pasqua, con una spesa di circa 9,7 miliardi di euro, secondo un sondaggio di Confesercenti-Publica ReS.

"Saranno 18 milioni di persone (7,2 milioni di famiglie), fra i quali molti giovani, coloro che lasceranno la propria casa per il week end pasquale", dice una nota di Confesercenti.

"Lo zoccolo duro individuato dall'indagine Publica ReS-Confesercenti è del 30% che non rinuncia alla prima gita di stagione (l'anno scorso però era il 34% ad essere andata in vacanza) mentre un 53% degli intervistati ha già deciso per il no. Rimane un 17% di indecisi".

Per la maggior parte verranno scelte località italiane. Solo l'11% degli intervistati, infatti, pensa di andare all'estero.

Il sondaggio mette inoltre in luce che "solo il 24% dei vacanzieri opterà per una struttura turistica vera e propria (alberghi 19%, villaggi turistici 3%, campeggio 2%), mentre la maggioranza si recherà da parenti o amici (25%) o in casa di proprietà (22%)".

C'è poi chi ricorrerà al bed&breakfast (10%) o all'agriturismo (10%) o prenderà una casa in affitto (5%).

Secondo Confesercenti, per le vacanze pasquali si spenderanno 9,7 miliardi di euro, con una spesa media che "si aggirerà attorno ai 500 euro per un periodo di tempo in media di tre giorni".

mercoledì 12 marzo 2008

Sbarca anche in Italia Naked News, ancora aperto il casting


Debutta domani anche in Italia Naked News, il programma di notizie lette sul Web a pagamento da conduttrici-spogliarelliste, che punta a 50.000 abbonati in un anno.


Nato all'estero nel 1999 con 6 milioni di utenti unici al mese, il notiziario italiano di Naked news -- che non rappresenta una testata giornalistica -- sarà disponibile tutti i giorni sul sito www.nakednews.it e sui telefoni cellulari.


Tra le varie notizie, niente politica italiana perché "troppo noiosa", spiega Marco Ottolini di Small Formats, responsabile del progetto.


"Non è in linea con quello a cui le persone che seguono Naked news sono interessate", ha raccontato oggi in conferenza stampa.


Le quattro conduttrici, scelte su 100 pretendenti, leggeranno così notizie di esteri, sport e intrattenimento, passando dal tailleur al nudo integrale in poche mosse.


"Questo lavoro mi piace, mi diverte...Credo che mi possa formare e sono contenta di condurre un programma in cui credo", sottolinea Michela Fiore, 25enne di origini pugliesi, che insieme a Valeria Bellini, Erika Giusti e alla polacca Barbara Zawisza legge il tg senza veli.


Alle quattro -- che rappresentano ragazze normali -- si andranno presto ad aggiungere due altre colleghe, che saranno scelte in un nuovo casting a Milano il 18 aprile e l'8-9 maggio.


Il programma -- per ora visibile online ma presto probabilmente anche sulla tv digitale -- è previsto in tre versione diverse: bikini, topless e nudo integrale.


Online, l'abbonamento costerà 9,99 euro al mese, mentre sul cellulare il prezzo varierà a seconda della versione scelta, con più o meno veli.

martedì 11 marzo 2008

"Grande, grosso e... Verdone" il più visto


E' la commedia "Grande, grosso e... Verdone" il film più visto della settimana. La pellicola, in cui l'attore e regista Carlo Verdone ripropone alcuni dei suoi personaggi più amati, ha incassato oltre 5 milioni di euro.


Perde invece una posizione, scendendo al secondo posto, "Non è un paese per vecchi" dei fratelli Coen, vincitore di quattro premi Oscar, mentre sale di un posto, in terza posizione, il thriller fantascientifico "Jumper".


Oltre alla commedia di Verdone, l'altra new entry della settimana è il film di animazione "Cenerentola e gli 007 nani", diretto da Paul Bolger e Yvette Kaplan.


La classifica Cinetel si riferisce a 463 città rilevate, pari a circa l'85% dell'intero mercato, nella settimana dal 3 al 9 marzo.


Il numero tra parentesi indica la posizione occupata dal film la settimana precedente, il simbolo (-) le novità.


1. GRANDE, GROSSO E... VERDONE (-), di e con Carlo Verdone, incasso 5 milioni 8.978 euro, 789.718 presenze.


2. NON E' UN PAESE PER VECCHI (1), dei fratelli Coen, con Javier Bardem, incasso 1 milione 209.995 euro, 201.984 spettatori.


3. JUMPER (4), di Doug Liman, con Samuel L. Jackson, incasso 983.063 euro, 163.813 spettatori.


4. SWEENEY TODD (2), di Tim Burton, con Johnny Depp, incasso 656.308 euro, 111.046 spettatori.

Zucchero trasformerà San Siro in teatro


Lo stadio di San Siro diventerà teatro per un giorno per ospitare l'unico concerto di Zucchero in Italia nel 2008.


Appuntamento al prossimo 14 giugno, quando Adelmo Fornaciari -- impegnato in un nuovo tour mondiale -- sbarcherà a Milano per vedere un "sogno diventare realtà" e trasformare il Meazza in quello che gli organizzatori hanno definito "il teatro più grande del mondo".
"E' un'idea che mi è venuta per fare qualcosa di diverso e cambiare i soliti luoghi comuni... perché la musica ha bisogno di spazi dove essere ascoltata bene", ha spiegato oggi in conferenza stampa Zucchero, augurandosi di riuscire a trasformare "questo nuovo progetto in una grande festa, una bella notte".


Ancora da mettere a punto nella scaletta (che sarà diversa "per oltre il 50%" da quella dei 111 concerti del suo tour dello scorso anno) e negli ospiti, il concerto si preannuncia come uno degli eventi esclusivi dell'estate, aperto a poco più di 30.000 persone, con stadio trasformato, poltrone numerate sul prato e l'esclusione del terzo anello, per migliorare l'acustica e allo stesso tempo tutelare gli abitanti della zona, che ogni estate si lamentano per il troppo rumore provocato dai concerti.


"Mi piaceva l'idea di trasformare lo stadio in un grande teatro dove tutti possono arrivare tranquillamente, trovare qualcuno che si occupa di loro, prendere posto", spiega ancora Zucchero, che svelando i primi abbozzi del programma racconta che renderà omaggio al tenore Luciano Pavarotti, scomparso l'anno scorso.


"E' sempre con me. Ci sono tante canzoni che quando canto mi fanno pensare a lui. (In concerto) farò senz'altro Miserere, con lui sul palco. Vediamo che effetto che fa".


I biglietti -- che vanno dai 30 euro del primo e secondo anello ai 60 del parterre e saranno in vendita a partire da domani sera sul sito di TicketOne e da mercoledì in tutti i circuiti -- contribuiranno al progetto del Programma alimentare mondiale dell'Onu "Fill the cup", per fornire pasti ai bambini nelle scuole dei paesi più poveri: un modo per incentivare le famiglie povere a scolarizzare i propri figli e dunque indirettamente a prepararli a un futuro migliore.


Il nuovo tour "All the best", che arriva dopo il lancio a novembre di un doppio cd di grandi successi dallo stesso titolo, partirà il prossimo 7 aprile dalla Germania, per toccare poi Belgio, Olanda, Austria, Svizzera, Gran Bretagna e continuare in Usa, Canada, Sud America, Australia e Giappone.


Nessuna intenzione di rientrare in Italia per votare il 13 e 14 aprile alle elezioni politiche.
"Non ci penso neanche. Sono 20 anni che non voto: sono un cittadino poco esemplare".


sabato 8 marzo 2008

Finto Nicolas Cage italiano riceve onori da Real Madrid

- Un buontempone italiano, l'attore e presentatore tv Paolo Calabresi, si è finto l'attore Usa premio Oscar Nicolas Cage riuscendo a ingannare il Real Madrid e a ottenere un trattamento da "tappeto rosso" per la partita di Champions della settimana scorsa fra la Roma e le "merengues".

Calabresi, titolare di un programma su La7, ha assistito alla partita di mercoledì dalla tribuna autorità ed è stato accompagnato negli spogliatoi al termine del match, secondo quel che ha riferito il giornale spagnolo Marca.

E' stato anche fotografato con una maglietta personalizzata del Real regalatagli dal presidente del club madrileno, Ramon Calderon.

Calabresi ha organizzato lo scherzo usando il nome di un'agenzia che aveva recentemente organizzato un incontro simile al Bernabeu con l'attore Sylvester Stallone.
La Roma ha poi vinto per 2-1 la partita eliminando il Real e accedendo ai quarti di finale

giovedì 6 marzo 2008

Valentino tutto nuovo per prendere la rivincita


Rossi ha trovato le gomme Bridgestone e cancellato i debiti col Fisco. Ha strigliato la Yamaha e in cambio nei test ha dato il massimo. Si sente più forte di Stoner e vuole dimostrarlo


Sarebbe troppo semplice dire che questo per Valentino Rossi sarà l’anno della verità. Perché alle sue spalle ne ha già due. Era il 2006, ieri, ma sembra un secolo fa, e il ragazzo imbattibile, vacillava, si riprendeva, alla fine sprofondava nella sconfitta che fa più male: per mano di un bravo ragazzo come Nicky Hayden, ma non un fenomeno, e nella maniera più brutta, con un errore all’ultima gara. Poi la rivincita, lo scorso anno che si tramuta in una Waterloo a due ruote guarnita con la poco invidiabile vicenda fiscale che si è appena conclusa con una batosta economica da 35 milioni di euro (speriamo, per lui, che nelle beghe interne del suo clan non sia ancora più costosa) e l’incoronazione di una nuova stella, Casey Stoner. Ce n’era a sufficienza per stendere anche un bisonte. Invece Valentino, il ragazzo fisicamente gracilino, che senza tuta sembra un fuscello in balia degli eventi, non si spezza. È lì ancora saldo in sella. A dispetto dei risultati per tanti è ancora l’imbattibile che ha solo fatto due scivoloni. E anche la spiacevole diatriba con il Fisco non ha troppo intaccato l’aria da bravo ragazzo, che mezzo mondo vorrebbe avere come amico, fidanzato o figlio ideale.


CORAGGIOSO - È la sua forza: avere il sorriso sulle labbra anche nelle situazioni più delicate. E la "pratica-Stoner" è decisamente scottante. Gli va riconosciuto il grande merito di non essere scappato davanti alle difficoltà. In fondo avrebbe potuto benissimo battere in ritirata (aveva più di una buona motivazione per uscire dignitosamente dalla scena) e godersi la vita e le sue passioni da un’altra parte. Ma non avrebbe avuto lo stesso sapore. Rossi è, ovviamente, convinto di essere più forte di Casey Stoner e di poterlo battere. Forse non ci riuscirà neppure quest’anno, ma non averci nemmeno provato gli avrebbe lasciato dentro una sconfitta infinita, che lo avrebbe tormentato per sempre: meglio, se proprio deve essere, perdere in pista, giocandosela.


RIVOLUZIONE - Per farlo non ha lesinato in nulla. Ha fatto piazza pulita del suo passato oscuro, personaggi e personaggini da sottobosco che avrebbe dovuto riconoscere un po’ prima per quello che erano, ha voluto con tutte le forze le gomme dell’avversario, quelle Bridgestone che forse non gli daranno l’aiuto sperato ma almeno non lo fanno sentire in inferiorità, e strigliato per bene la Yamaha, minacciando una fuga in avanti se non saranno in grado di assecondarlo. Di suo ha messo tutto, a partire dall’impegno: non era mai capitato, per esempio, di vederlo uscire per primo durante i test. Un piccolo gesto per la "grande voglia".

"Arrivederci Madrid" La stampa spagnola accusa


I quotidiano iberici puntano il dito indice contro il Real, eliminato da una grande Roma. Porca miseria, titola As, riprendendo l'home page di Marca. Gongolano i rivali catalani: dall'analisi del Mundo Deportivo, alla frecciata di Sport


"Porca miseria". E' sufficiente il titolo del quotidiano spagnolo As per descrivere tutta l'amarezza dopo l'impresa della Roma a Madrid. Obiettivo il foglio della capitale: "La Roma è stata migliore e ha vinto", scrive. E onestamente aggiunge: "Raul in gol in fuorigioco; addio senza gloria del Real", con una frecciata eloquente a Schuster: "Alla prima vera curva pericolosa la squadra ha fallito". Insomma, un fallimento.


SENZA PIETA' -Marca, che già nell'edizione online aveva fatto uso dell'imprecazione scelta per la prima da As, va giù duro con un "Ni novanta minutos ni 'nà", un po' come dire zero assoluto, sottolineando che è "mancato lo spirito delle grandi rimonte". Marca nel sito evidenzia invece a caratteri cubitali l'affermazione dell'allenatore tedesco Bernt Schuster, secondo il quale il k.o. "Non es una derrota", non è una disfatta.


IRONIA CATALANA - Frecciate a valanga, ovviamente, dai giornali catalani. El Mundo Deportivo sintetizza con un "Fuori dall'Europa": "La Roma trionfa contro un Real senza argomenti", mentre Sport saluta il Real e scrive "Arrivederci Madrid". Interessante l'approfondimento: "Stavolta non c'è stata magia né 'miedo scenico'", riferendesoi alla paura che agli avversari suscita il Santiago Bernabeu. Il politico Pais, sempre critico, non ha dubbi: "Il Real è senza idee, la squadra di Schuster torna a cadere negli ottavi, questa volta contro una Roma molto ben organizzata".

Roma, ritorno trionfale E Vucinic si scopre eroe


Se in casa Roma da ieri sera Manchester è solo il nome di una città inglese, buona parte del merito è suo. Mirko Vucinic, elogiato da Spalletti dopo la gara, ha deciso il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, in cui i giallorossi hanno battuto 2-1 il Real Madrid al Santiago Bernabeu. Cancellando i fantasmi dell’Old Trafford, trascinando la Roma ai quarti per il secondo anno consecutivo, miglior risultato nella storia del club (nell'era Champions, arrivò in finale quando si chiamava coppa dei Campioni). L’attaccante montenegrino è entrato in campo al 20’ del secondo tempo, al posto di Mancini, sullo 0-0.


E ha fatto sfracelli. In rapida successione ha colpito un palo di sinistro sul cross di Tonetto, costretto Pepe al secondo fallo da ammonizione, facendo guadagnare alla Roma la superiorità numerica, tenuto palla nel concitato finale orchestrando i contropiede giallorossi, e infine segnato nel recupero il gol del 2-1, quello della sicurezza, del tripudio. La rete che stanotte, quando alle 4.30 l'aereo della squadra è atterrata a Fiumicino, ha radunato centinaia di tifosi all'aeroporto per festeggiare gli "eroi" di Madrid: per loro un'accoglienza trionfale con bagno di folla e il festoso assalto al pullman della squadra che solo dopo 20' è riuscito a farsi strada sotto l'occhio vigile e discreto della polizia.


SALTO DI QUALITA’ - Mirko Vucinic ha 24 anni, ed è alla seconda stagione con la Roma. E’ unanimemente considerato un buon giocatore, ma sembrava sempre mancargli un centesimo per fare un euro, insomma quel qualcosa in più per consacrarsi campione. Forse al Bernabeu, un santuario pagano del pallone, Vucinic ha definitivamente spiccato il volo verso una dimensione diversa. Assoluta. Magari verso un posto da titolare fisso. O comunque da certezza assoluta. I piedi sono buoni, le qualità fisiche anche, il potenziale eccellente. Insomma, se quello di Madrid è stato un click definitivo su di lui ci saranno tanti altri articoli da scrivere. Di sicuro lo spezzone di gara giocato dal montenegrino è stato favoloso. Ha colpito la rapidità con cui è entrato in partita, ma anche la cattiveria sottoporta che in passato qualche volta gli era mancata. Dopo il 90' non si è lasciato andare a trionfalismi, ma ha ammesso: "Sì, è stata la mia miglior serata in maglia giallorossa".


UOMO DI COPPA - E di serate positive Vucinic in questa stagione, in cui ha trovato spazio da vice-Totti, come centravanti, ma anche come esterno alto nel 4-2-3-1 di Spalletti, ne ha vissute parecchie, soprattutto in Champions. Dove ha segnato più che in campionato. Il parallelo è da stropicciarsi gli occhi: 22 presenze e 3 gol in serie A, 6 presenze e 4 reti nella massima competizione europea per club. Non a caso è lui il capocannoniere giallorosso di coppa. Vucinic ha segnato il gol del 2-1 definitivo sullo Sporting Lisbona il 23 ottobre, poi ha siglato una doppietta nel 4-1 alla Dinamo Kiev in Ucraina il 27 novembre. Gol pesanti. Ma nemmeno paragonabili a quello di ieri notte. Che ha mandato in Paradiso una Roma stellare.





Blog en italiano

A partir de hoy vamos a introducir una novedad en el blog y es que los articulos que colgaremos pasaran a ser en italiano.Esperamos que esta medida tenga acecptación y que a todos os guste.

Ciao!!

martedì 4 marzo 2008

Roma conmemora el centenario del nacimiento de la actriz Anna Magnani

Con numerosos actos, entre ellos "Ciao Anna. Il centenario", la ciudad de Roma conmemora estos días el centenario del nacimiento de la actriz Anna Magnani, que se cumple el 7 de marzo
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El acto se celebró en el palacio Altieri, donde la inolvidable intérprete de "Roma, città aperta" vivió hasta su muerte en 1973. Lo presidió su hijo, Luca Magnani, y al mismo asistieron el que fuera en siete ocasiones primer ministro, el democristiano Giulio Andreotti; la veterana actriz Silvana Pampanini; la hija del actor italiano Totó, Liliana De Curtis, y el cineasta Carlo Lizzani. Durante el homenaje se proyecto además el documental 'Anna Magnani. Femmina immortale' ('Anna Magnani. Mujer inmortal') en el que se hace un repaso a la trayectoria y la vida de la actriz a través del testimonio de amigos y colaboradores como el del director Luchino Visconti. '

Nannarella', como la llamaban sus amigos, nació en Roma el 7 de marzo de 1908 aunque pasó la mayor parte de su infancia en Alejandría (Egipto), de ahí que muchos creyeran que nació en la ciudad egipcia. Después de la Segunda Guerra Mundial volvió a Italia, donde inició su carrera teatral para, en 1934, dedicarse al cine en el que debutó con la película 'Cavallería'.

El éxito le llegó en 1941, cuando Vittorio de Sica le dio un papel en 'Teresa Venerdi', aunque el filme que le dio la fama mundial fue 'Roma, città aperta', de Roberto Rossellini. La escena de esta película en la que Magnani muere está considerada como una de las más patéticas y ejemplares de la historia del cine. Durante el acto de conmemoración del centenario de su nacimiento el hijo de la actriz comentó que su madre "era una persona de una modernidad increíble, que nunca siguió las modas y que fue capaz de anticiparse a los tiempos".

Por su parte, Andreotti declaró que Anna Magnani "no necesita homenajes". "Le debemos tanto como al cine italiano de aquella época (las décadas de los años 40 y 50), que nos hizo recuperar espacio en un mundo en el que teníamos muchos enemigos", agregó el veterano político, de 89 años. Este acto ha sido el primero de una larga lista de homenajes que tendrán lugar durante todo el 2008 en diferentes lugares de Italia.

Muere el tenor Giuseppe Di Stefano en Italia

El tenor italiano Giuseppe Di Stefano, a quien Luciano Pavarotti debía su lanzamiento al estrellato, murió en Milán este lunes a los 86 años.

Di Stefano falleció tras permanecer en coma desde el pasado diciembre al no recuperarse completamente de un ataque durante un robo en su casa de vacaciones de Kenia a finales de 2004.

Su compatriota y compañero Pavarotti, que falleció el pasado año, saltó a la fama cuando Di Stefano se retiró de una actuación de "La Boheme" en el Covent Garden de Londres en 1963. Pavarotti actuó ante un abarrotado auditorio y nació una estrella.

Los medios locales dijeron que Di Stefano nunca se había recuperado del todo de los brutales golpes que recibió de unos asaltantes desconocidos en su villa cercana a la localidad turística de Mombasa, en Kenia.

Tratado de graves heridas en la cabeza, fue trasladado al hospital en Milán donde entró en coma el pasado diciembre.

Nacido en Sicilia, Di Stefano hizo su debut operístico en 1946 y debutó en La Scala de Milán el año siguiente. Grabó muchos discos con Maria Callas y Pavarotti.

Italia declara bien cultural 101 de sus películas más universales


Promovida desde el Festival de Cine de Venecia y asumida por el Ministerio de Cultura, una comisión de expertos, entre los que predominan historiadores y críticos cinematográficos, presentó esta semana en la Casa del Cine de Roma un listado de 101 filmes italianos considerados bien cultural y, como tales, deberán ser restaurados y protegidos como cualquier otro monumento del país.


La selección se ajustó al período transcurrido entre 1942, cuando comenzó el neorrealismo surgido en plena Segunda Guerra Mundial, y 1978, período conocido como «los años de plomo», cuando el país estuvo muy convulsionado políticamente y se cimentó un tipo de cine militante que derivó en subgénero político con autores como Giuliano Montaldo, Elio Petri, Francesco Rosi, Bertolucci o los hermanos Taviani.


Como era previsible, el listado lo encabeza Federico Fellini con siete películas, entre ellas La dolce vita (1960), Ocho y medio (1963) y Amarcord (1974). Luchino Visconti lo sigue con seis, entre ellas Obsessione (1943), El Gatopardo (1963) y Muerte en Venecia (1971). Lo siguen Vittorio de Sica, con cinco filmes, con Ladrón de bicicletas (1948) en primer lugar. Directores como Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci o Ettore Scola están en la amplia nómina con varios filmes, que incluyen obligadas referencias del cine italiano como Roma, città aperta (1951), de Roberto Rossellini, o Guardias y ladrones (1951), de Mario Monicelli.


El Gobierno italiano se compromete a dedicar fondos económicos para iniciar cuanto antes el programa de restauraciones, aunque en el caso de autores como Visconti, Fellini o Bertolucci, ya se están realizando en los últimos años, en parte debido a la campaña de sensibilización llevada a cabo desde la Federación Internacional de Archivos Fílmicos (FIAF), fundada en 1938 y con sede en Bruselas, cuya finalidad es «recuperar, coleccionar, preservar y proyectar imágenes en movimiento, consideradas como obras de arte y de expresión cultural y como documentos históricos», compromiso del que participan 120 instituciones pertenecientes a más de 65 países.


Igualmente, con la declaración como bien cultural de estas 101 películas, Italia pretende salvar para la historia sentimental de su país un amplio catálogo de estrellas emblemáticas, como Vittorio Gassman, Marcelo Mastroianni, Totò, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Silvana Mangano, Anna Magnani o Sophia Loren, entre muchas otras.

Exhuman los restos del padre Pío

Funcionarios de la iglesia exhumaron el cadáver del padre Pío, un santo italiano de vasta popularidad, cuyos restos serán exhibidos al público en las próximas semanas, y el cuerpo está tan bien conservado que "sus uñas están como si acabase de hacerse la manicura", señaló el lunes un alto prelado.

El obispo Domenico D'Ambrosio, un representante del Vaticano que supervisó el desentierro del cadáver el domingo en la noche, dijo que el cuerpo estaba muy bien preservado.

El padre Pío, un monje capuchino que tuvo gran cantidad de seguidores en Italia y en el extranjero, murió en 1968 luego de vivir durante décadas experimentando hemorragias en sus manos y pies, similares a las heridas que sufrió Jesús en la cruz. El papa Juan Pablo II lo convirtió en santo, en el 2002.

Funcionarios de la iglesia deseaban exhumar el cadáver para que los feligreses puedan orar delante de él, al cumplirse el 40° aniversario de su muerte. También querían adoptar medidas a fin de asegurar que estaba bien preservado.

D'Ambrosio dijo que no había señales de "estigmas" en sus miembros, luego de un examen inicial el domingo y el lunes. Pero señaló que aparte de eso, el cadáver estaba "bien conservado".
Las uñas del padre Pío, dijo D'Ambrosio, "están como si acabase de hacerse la manicura".

Cuando el padre Pío falleció, las ceremonias de beatificación y canonización atrajeron a cientos de miles de personas de todo el mundo hacia el Vaticano.

Pero durante décadas, muchos en la Santa Sede se sintieron incómodos con su popularidad y dudaron que sus inexplicables heridas fuesen verdaderas, o sus virtudes místicas algo auténtico. Se le prohibió durante varios años que celebrara misa en público, pese al constante aumento de sus seguidores.

El cadáver del padre Pío será exhibido para la veneración pública a partir de mediados de abril en San Giovanni Rotondo, una población cercana al Adriático, en el sur de Puglia, donde vivió